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Il rafforzamento Patrimoniale delle Imprese di medie dimensioni (Art. 26)
(PARI PASSU e DETRAZIONI SU CAPITALIZZAZIONI)
Si attendeva con un po' di preoccupazione, da parte soprattutto degli addetti al settore, l'annuncio di una misura che proponesse un intervento diretto dello Stato nella vita delle imprese
Ciò aveva portato ad ipotizzare interventi anche sul fronte della governance d'impresa, con addirittura la possibilità di intervenire direttamente attraverso una massiccia interferenza statale, con nomine interne alle società
Così non è accaduto; almeno non per il segmento delle imprese che vanti un fatturato tra i 5 e i 50 milioni di euro nell'esercizio 2019
Questa misura, infatti, contempla l'intervento statale su 2 fronti:
1. un credito d'imposta, pari al 20% dell'importo investito, fino ad un massimo di 2 milioni di euro e condizionato al fatto che la società:
· abbia subìto, nei mesi di marzo e aprile 2020, un decremento dei ricavi (non del fatturato) di almeno il 33% rispetto allo stesso periodo 2019;
· l'assemblea abbia deliberato e versato l’aumento di capitale nel periodo che va dall’approvazione del decreto fino al 31 dicembre 2020 e l’investitore detenga la partecipazione fino al 31 dicembre 2023 (senza possibilità di distribuzione utili o riserve patrimoniali
2. un credito d'imposta, per la conferitaria, pari al 50% della perdita che ecceda il Patrimonio Netto di oltre il 10%, fino al 30% dell'aumento di capitale
Anche in questo caso si tratta di crediti d'imposta non imponibili
Giova ricordare che a seguito del DL Liquidità gli amministratori potranno continuare a operare anche se le perdite fossero elevate al punto da erodere il capitale sociale oltre le soglie consentite dal codice civile
A conti fatti lo Stato, con i crediti d'imposta, quasi raddoppia l'apporto di capitale da parte dei privati, adottando leve analoghe (almeno in parte) a quelle delle Start-up
La misura è subordinata, in ogni caso, all'approvazione dell'Unione Europea
Patrimonio Destinato (Art. 27)
Si tratta di una norma che offre la possibilità tramite C.D.P. s.p.a. di intervenire direttamente sul Patrimonio di società che abbiano un fatturato superiore a 50 milioni di euro, abbiano sede nello stato italiano e non operino nel settore bancario, finanziario e assicurativo.
(Dott. Salvatore Conte - Riproduzione riservata)
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